28 Aprile 2017
REINSERIMENTO SOCIALE DEI DETENUTI, COLDIRETTI FVG AL TAVOLO DI LAVORO

Pino Roveredo, Garante regionale con specifiche funzioni per le persone private della libertà personale, funzioni dirette ad assicurare prestazioni inerenti al diritto alla salute e al miglioramento delle condizioni di vita nonché al recupero e al reinserimento sociale e lavorativo, ha promosso il primo Tavolo di lavoro sulla promozione dell'inserimento sociale e lavorativo delle persone detenute. L’incontro si è svolto nella struttura circondariale del Coroneo di Trieste. L’iniziativa,  nelle intenzioni del Garante, intende coinvolgere le istituzioni e i soggetti che, a livello territoriale, potrebbero sviluppare forme di collaborazione e dialogo per facilitare l'inclusione sociale e lavorativa delle persone ristrette così come indicato dalla legge nazionale 193 del 22 giugno 2000.  Presenti al tavolo il dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria-Provveditorato regionale per il Triveneto; la Casa circondariale di Trieste; la Magistratura di sorveglianza di Trieste, Ufficio distrettuale esecuzione penale esterna di Trieste; il Comune di Trieste-assessorato ai Servizi e alle politiche sociali; Confartigianato Trieste; Confindustria Venezia Giulia sede di Trieste; Confcommercio Trieste; Assoturismo-Federazione italiana del turismo-Confesercenti Fvg; Coldiretti-Federazione provinciale di Trieste rappresentata dal suo Presidente; Unione regionale panificatori e operatori dell'arte bianca sede di Trieste; Federsolidarietà Friuli Venezia Giulia.
Le attività del Tavolo di lavoro, nelle parole del Garante,  saranno finalizzate alla sensibilizzazione sulle tematiche e promozione di relazioni e avvio di collaborazioni tra i soggetti partecipanti; individuazione di strategie per la realizzazione di corsi propedeutici all'apprendimento di attività e mestieri; individuazione di modalità per facilitare l'impiego delle persone detenute in attività lavorative; rilevazione e monitoraggio degli interventi e progetti realizzati a sostegno del recupero e del reinserimento sociale e lavorativo delle persone ristrette; esportazione di un modello di best practice negli altri contesti territoriali della Regione Fvg.
Anche Coldiretti si è resa disponibile a partecipare a questi percorsi di riabilitazione sociale. Il Presidente di Coldiretti Trieste Alessandro Muzina ha sottolineato come l’agricoltura possa rappresentare un elemento di riscatto e di opportunità economica attraverso la costruzioni di filiere produttive: «Molti sono gli esempi e i progetti che vedono Coldiretti impegnata a livello nazionale in questi contesti, con interventi di sostegno dentro e fuori le strutture carcerarie come ad esempio l’esperienza marchigiana del carcere del Barcaglione  dove sono centocinquanta i detenuti coinvolti e trenta i quintali di ortaggi coltivati direttamente dagli ospiti del carcere, sotto la guida degli agricoltori pensionati della Coldiretti, per essere poi consumati con i propri compagni nei pasti giornalieri».