Un rosso di personalità forte, deciso, intenso come la storia che vuole raccontare. Rosso come il sangue versato sul Carso da tanti giovani, cent'anni fa. Ma inebriante come il sogno più bello, quello della pace. Un'etichetta che è una piccola opera d'arte – realizzata dal pittore gradiscano Renzo Pagotto - capace di raccontare la durezza della pietra, il buio delle trincee, ma anche l'anima vivace del sommaco e la speranza di pace, fissata in una colomba che da quel teatro di morte si libra in volo. Sono le caratteristiche di “Diciottodieci”, il vino che l'azienda agricola Bortoluzzi-Borgo Tintor, Punto di Campagna Amica, ha voluto creare per omaggiare la memoria dei caduti della Grande guerra. Diciottodieci sta per 18 di ottobre: che non è soltanto la giornata di ieri, in cui il prodotto è stato presentato in grande stile nell'elegante sede dell'azienda gradiscana, in via Roma. È anche la data in cui, nel 1915, iniziava la terza battaglia sull'Isonzo per la conquista di Gorizia. Un episodio sanguinoso che condusse alla morte circa 20mila soldati di entrambi gli schieramenti.
“Diciottodieci” oggi vuole essere un piccolo grande messaggio di pace. Il fine non è prettamente commerciale: eventuali ricavi saranno destinati alla realizzazione del museo storico all'ex stazione ferroviaria di Redipuglia. Prodotto in un migliaio di bottiglie e una quarantina di magnum, il vino – un armonico blend fra Merlot e Cabernet Sauvignon - nasce nell'azienda Bortoluzzi per la felice intuizione del patriarca di una famiglia coesa e molto legata ai valori di un tempo, il signor Giovanni, veneto d'origine e oggi col cuore diviso per l'affetto fra Gradisca, che è diventata teatro dei suoi successi, e Fogliano dove la sua epopea di vignaiolo è iniziata.
«Proprio a Redipuglia, dopo una visita al sacrario – ha spiegato Giovanni Bortoluzzi – ho sentito che era nostro dovere fare qualcosa per commemorare un evento così significativo e tragico per le nostre terre come il Centenario della Grande guerra». A portare avanti il progetto, ciascuno secondo le proprie affinate competenze, anche i tre figli: Alessio, Alberto ed Angela.
Alla “prima” di Diciottodieci – condotta dal giornalista e agronomo Claudio Fabbro - hanno voluto presenziare il sindaco Linda Tomasinsig con gli assessori Boscarol e Cernic; Annalia Delneri, conservatore della Galleria di arte Spazzapan, che ha curato la presentazione critica dell'etichetta; il direttore di Coldiretti, Ivo Bozzato; e grandi personaggi del mondo vitivinicolo regionale e nazionale. La giornata poi è proseguita alla trattoria Devetak a San Martino del Carso dove il vino è stato proposto come abbinamento ad uno dei piatti presentati in occasione della cena organizzata da Donne Impresa, di cui Angela Bortoluzzi, è delegata per ricordare e festeggiare i 60 anni di vita del Movimento delle imprenditrici di Coldiretti. Presenti oltre 50 persone, che hanno potuto degustare un menù realizzato con prodotti delle Imprese femminili del territorio, dai vini della Bortoluzzi, alle confetture e composte di Sara Devetak, fresca vincitrice di un Oscar green regionale, agli oli della delegata di Trieste Alice Crepaldi.
20 Ottobre 2014
PRESENTATO A GRADISCA IL VINO DEL CENTENARIO A RICORDO DEI CADUTI DELLA GRANDE GUERRA