E’ stata la sezione di Medea ad ospitare la 64^ Giornata del Ringraziamento della Coldiretti di Gorizia. L’appuntamento della tradizione rurale, che si rinnova ormai da 64 anni nelle nostre campagne, si è svolto domenica 16 novembre ed ha avuto come scenario il Colle di Medea con il suo monumento dedicato alla pace, l’Ara Pacis. La celebrazione è stata presieduta dal vescovo mons. Carlo Radaelli, coadiuvato dal parroco don Mauro Belletti e dal consigliere ecclesiastico provinciale e nazionale mons. Paolo Bonetti. Numerosi i sindaci dell’Isontino presenti, il vicepresidente della Provincia Mara Cernic, la senatrice Fasiolo, l’assessore regionale Sara Vito ed i consiglieri regionali Diego Moretti ed Alessio Gratton. Al termine della celebrazione eucaristica è seguito il corteo dei trattori e delle macchine agricole nel piazzale antistante l’Ara Pacis, con la benedizione dei mezzi e degli attrezzi. La festa poi con un pranzo a base di prodotti locali, in una tensostruttura allestita per l’occasione. Oltre 400 i presenti. Nel suo intervento l’arcivescovo ha ricordato come la Festa del Ringraziamento costituisca da sempre l’occasione per i coltivatori diretti e le loro famiglie per rendere grazie insieme a tutta la comunità, dei frutti raccolti durante l’annata agraria.
“La Giornata del Ringraziamento - ha sottolineato nel suo intervento Antonio Bressan, presidente della Coldiretti di Gorizia – rappresenta un momento di festa significativo, che giunge però a conclusione di un annata agraria segnata dalle conseguenze della crisi economica, che ha toccato anche l’agricoltura. Tuttavia è una ulteriore opportunità per rafforzare lo stretto legame tra agricoltura e territorio e per riflettere sul vitale ruolo dell’agricoltura nel contesto economico e sociale. A pesare negativamente sulla redditività dell’agricoltura italiana sono i bassi prezzi pagati alle imprese agricole per effetto dello strapotere contrattuale degli altri soggetti della filiera, ma anche per la concorrenza sleale dovuta alla mancanza di trasparenza nell’informazione ai consumatori che permette di spacciare come made in Italy prodotti importati. La contraffazione alimentare vale in Italia 1,1 miliardi di euro che sale però a 60 miliardi se si considera il fenomeno dei prodotti italian sounding, ossia prodotti “spacciati” come nostrani o italiani senza esserlo”.
"Il modello agricolo italiano – ha aggiunto Bressan - è vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità delle produzioni, ma anche nel valore aggiunto per ettaro di terreno ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall’agricoltura italiana, che è praticamente il doppio di quella di Germania, Francia e Spagna e il triplo di quella Inglese. Leadership per i prodotti tipici, record di longevità grazie alla dieta mediterranea, top di presenze per il turismo enogastronomico, i sistemi di controllo più efficaci del mondo per garantire la salubrità dei prodotti, sono alcuni dei primati del Made in Italy agroalimentare che va protetto ed sostenuto”.
Sono seguiti gli interventi del sindaco di Medea Igor Godeas, che ha ricordato l’importante ruolo che svolgono gli agricoltori per il territorio, dell’assessore Sara Vito, che ha portato i saluti della presidente Serrachiani ed ha evidenziato l’impegno della Regione per il comparto agricolo sottolineando l’impulso che potrà avere il nuovo Psr per lo sviluppo della agricoltura regionale. La senatrice Fasiolo ha evidenziato invece come l’agricoltura sempre più diventi elemento centrale per il rilancio dell’economia nazionale, in particolare per quanto riguarda soprattutto il settore agroalimentare ed il made in Italy. “Siamo impegnati - ha sottolineato la senatrice Fasiolo - a mettere in campo tutte le iniziative possibili a tutela delle produzioni agricole nazionali”.
La vicepresidente della Provincia Mara Cernic ha ricordato il grande appuntamento di Expo 2015 che vedrà anche la Provincia di Gorizia protagonista con il proprio territorio. E’ stato infine consegnato il premio fedeltà al sindacato al socio di Medea Ennio Simonit.
20 Novembre 2014
MEDEA, IL VESCOVO MONS. RADAELLI MEDEA, IL VESCOVO MONS. RADAELLI