18 Settembre 2014
L’AGRICOLTURA PER LA PROVINCIA DI GORIZIA É UN’IMPORTANTE OPPORTUNITÀ ECONOMICA

Tra le provincie italiane Gorizia è una delle più piccole, ma non per questo, dal punto di vista agricolo, è la meno importante. Non possiamo vantare certamente la presenza di grandi produzioni, ma sicuramente possiamo vantare produzioni agricole di eccellenza e con importante valore aggiunto. Le piccole dimensioni del nostro territorio sono accompagnate anche da interessanti situazioni ambientali in cui sono ben inserite le imprese agricole, la zona collinare e pedocollinare che va da Gorizia, San Floriano e Cormons fino a Dolegna, la pianura isontina, il Carso, con la sua landa e il mare con le zone di laguna e le bonifiche di Fossalon e Boscat. Tutti aspetti che dovrebbero mettere l’agricoltura in posizione centrale nell’economia isontina.
Per quanto anche il settore agricolo versi in difficoltà più o meno gravi, causa le speculazioni che interessano le produzioni agricole primarie, siamo stata l’unica categoria economica che non ha delocalizzato e che ha continuato ad investire sul territorio. Tutto ciò nonostante la politica e la burocrazia rendano difficili gli investimenti e la programmazione. Accanto a queste difficoltà ci dobbiamo anche collocare in alcuni casi la cattiva programmazione per quanto riguarda l’utilizzo del suolo. In questi anni sono diverse decine gli ettari di terreno agricolo “rubati” nella nostra provincia per la realizzazione di opere infrastrutturali come, ad esempio, l’allargamento dell’autostrada, l’ampliamento di metanodotti ed elettrodotti che per quanto, probabilmente anche utili, hanno devastato il territorio isontino. A questo vanno aggiunte le opere di costruzione di grossi centri commerciali che hanno consumato suolo fertile ed utile.
È importante invertire la tendenza e ripartire dalla valorizzazione del comparto agricolo che non svolge solo la funzione di produzione di alimenti, ma attraverso la multifunzionalità conserva e valorizza il territorio. Tutto questo è necessario per dare futuro alle imprese agricole garantendo loro il giusto reddito. In tal senso siamo impegnati a portare avanti una politica di sostegno alle imprese agricole attraverso la nostra azione sindacale ed il progetto di Campagna Amica, un progetto che non ha soltanto un valore economico, ma anche etico.
Attraverso campagna Amica ci proponiamo di valorizzare le imprese portando le produzioni direttamente ai cittadini. Abbiamo costruito un importante alleanza con i cittadini consumatori. Siamo un’organizzazione che lavora per la conservazione della biodiversità, siamo contro gli OGM, per la sicurezza alimentare e per la tracciabilità degli alimenti. Sia chiaro: siamo per il libero mercato, ma nel rispetto delle regole e della trasparenza. Ricordo che il made in Italy è il terzo marchio più importante a livello mondiale e che il  furto di identità, ovvero la contraffazione di questo marchio,  vale annualmente 50 miliardi di euro.
Il nostro progetto e la nostra politica  si propongono, attraverso la vendita diretta in azienda o ai mercati cittadini ed attraverso la gestione delle filiere lunghe, dove l’agricoltore rimane protagonista, di dare reddito alle imprese e garanzia di buoni prodotti tutti italiani ai consumatori. Le due esperienze raccontate su queste pagine per quanto diverse ne sono la più coerente testimonianza.