8 Settembre 2014
IL CIRCUITO FAI, OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE

Nel contesto di quelle che sono le molteplici esperienze del Progetto di Campagna Amica abbiamo voluto incontrare alla conclusione di questa stagione ortofrutticola Princic Mjtia un giovane imprenditore di 35 anni che, assieme alla moglie e coadiuvato dal padre, conduce una azienda orticola a Gradisca d’Isonzo. Mitja da ormai due anni, attraverso il Consorzio Agrario, aderisce al circuito Fai, la filiera agricola firmata dagli agricoltori italiani e conferisce prodotti orticoli in particolare zucchine e da quest’anno anche pomodori cuor di bue, che vengono  commercializzato direttamente nella grande distribuzione.
Attualmente Mitja conduce sei ettari coltivati a zucchine in parte bianche, commercializzate sulla piazza di Trieste, e verdi che vengono completamente assorbite dal circuito Fai. Da quest’anno, sempre per il circuito Fai,  mille metri quadrati di pomodoro cuor di bue in tunnel anche questo completamente commercializzato in Fai.  Dopo due anni di esperienza di questo tipo, Mitja è estremamente soddisfatto tanto che sta già pensando per la prossima annata di ampliare la gamma produttiva. Ho colto con grande interesse la proposta che Coldiretti Gorizia due anni fa mi ha fatto – ci dice Mitja,  già commercializzavo, riprende Mitja  i miei prodotti al mercato ortofrutticolo di Trieste, ed ho raddoppiato nell’ottica Fai la mia superficie. Buona la soddisfazione economica e molto puntuali i pagamenti, cosa che - dice Mitja - di questi tempi è di estrema importanza. Giornalmente raccolgo gli ordinativi e procedo alla consegna nei punti che il referente regionale di Fai mi indica: FinIper di Città Fiera di Udine, circuito Pan od in alcuni casi al mercato ortofrutticolo di Udine. Oltre a  quella che è la giusta soddisfazione economica che mi viene garantita trovo di estrema importanza – ci dice Mitja – il fatto che grazie a Fai, consumatori e produttori agricoli  possano entrare in contatto diretto con la complicità della distribuzione organizzata, che si impegna a sostenere i valori della trasparenza e della garanzia del vero prodotto Italiano. Si tratta di una svolta epocale  in un mercato dove il concetto del Made in Italy è usato spesso in maniera poco corretta. Sull’ortofrutta in tal senso è molto importante lavorare e  riuscire ad evidenziare  nella grande distribuzione il made in Italy e le nostre produzioni locali. Dal punto di vista tecnico – ci dice Mitja – è importante l’organizzazione aziendale, riuscire a garantire la qualità del prodotto e la sua uniformità, in tal senso mi sono organizzato con alcune strutture per la coltivazione e la conservazione del prodotto raccolto, certamente ho fatto degli investimenti, ma oggi dopo due anni posso dire che sono stati proficui, poi in questo percorso sono stato sostenuto da Coldiretti che mi accompagnato dal punto di vista tecnico, devo - conclude Mitja – ringraziare Coldiretti per l’opportunità che mi ha dato, attraverso il suo progetto e sicuramente già a partire dalla prossima annata amplierò le superfici e le strutture per la produzioni da destinare a Fai. Sul tema della grande distribuzione c’è molto spazio – dice Mitja – pertanto è un esperienza quella di Fai che auguro di fare anche ad altre imprese.