La principale organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole e una realtà che sviluppa e gestisce progetti e servizi socio-educativi di accoglienza, assistenza, promozione e integrazione per persone vulnerabili, in povertà o in esclusione sociale, e che è parte della rete Caritas a livello nazionale. Dal confronto tra la cooperativa sociale Murice e Coldiretti Gorizia è nato “Coltiviamo il futuro”, un progetto che unisce anche altrettanti partner bosniaci: l'Organizzazione per la ricerca, lo sviluppo rurale e l'ambiente naturale e l’Associazione dei Produttori Agricoli del Comune di Prnjavor.
Venerdì 16 aprile a partire dalle 10, in videoconferenza in questo perdurante tempo di pandemia, verrà presentata una iniziativa rivolta proprio ai Balcani, e in particolare alla Bosnia Erzegovina, conseguenza della stretta relazione che c’è con la rappresentanza di Caritas Italiana in quei territori e a cui Murice, grazie alla competenza del suo personale, offre consulenza in termini di progettazione e sviluppo delle capacità di realtà locali in diversi progetti di protezione sociale e animazione di comunità.
Puntando a migliorare la condizione socio-economica delle famiglie agricole nella regione di Banja Luka, spiega la presidente di Murice Giovanna Corbatto, «due sono gli obiettivi specifici di “Coltiviamo il futuro”: accrescere le capacità imprenditoriali di quei nuclei, grazie a percorsi formativi tecnici nei settore lattiero-caseario ed erbe officinali/funghi da rivolgere ad allevatori under 40 e a donne che intendono avviare un'attività di business agricolo e rafforzare il legame tra i giovani e il loro territorio di origine». «Abbiamo risposto con entusiasmo alla proposta di collaborazione – aggiunge la presidente di Coldiretti Gorizia Angela Bortoluzzi – e di conseguenza individuato sia i formatori del settore lattiero caseario che effettueranno la formazione in loco – aziende socie o personale Coldiretti –, sia le realtà che verranno visitate in Friuli Venezia Giulia durante le visite studio organizzate».
I dettagli verranno precisati venerdì in una videoconferenza aperta dai saluti di Nicola Minasi, ambasciatore d’Italia a Sarajevo, e di Francesca Spirito, del Servizio relazioni internazionali e programmazione europea della Regione Fvg.