15 Aprile 2016
COLDIRETTI GORIZIA: I PREZZI BASSI SONO FRUTTO DI CONCORRENZA SLEALE

I prezzi bassi di latte, carne, cereali ed ortofrutta sono il frutto di concorrenza sleale. Questa è l’amara constatazione del presidente di Coldiretti Gorizia Antonio Bressan. Qualche settimana fa avevamo già evidenziato, e ribadito poi in occasione dell’incontro con il Comando della Guardia di Finanza provinciale, che attraverso i valichi confinari della nostra regione, transita di tutto un po’ relativamente a produzioni agricole estere, spesso in spregio alle normative nazionali ed europee in materia di igiene degli alimenti e del benessere animale, ed ecco – continua Bressan - la conferma: il fermo di un camion polacco che trasportava vacche da latte completamente al di fuori delle norme previste per il benessere animale. Un tanto a dimostrazione che la concorrenza che ci viene fatta, con la complicità delle industrie di trasformazione, è sleale e sta letteralmente distruggendo il comparto agricolo. "Noi - sottolinea Frate Thomas, giovane allevatore di San Canzian d’Isonzo - ci sottoponiamo quotidianamente ai controlli da parte delle autorità, e lo facciamo anche in modo propositivo, perché abbiamo a cuore le nostre aziende, i nostri animali e le nostre produzioni. Io per primo – aggiunge Thomas – voglio che il latte ed il formaggio che produco siano non soltanto buoni, ma sicuri dal punto di vista alimentare ed eticamente sostenibili". Ma questo sistema di controllo ha dei costi che le aziende devono sostenere e che inevitabilmente incidono sui costi di produzione. Il rispetto del benessere degli animali è fondamentale ed è materia di regolamento comunitario, le nostre aziende hanno sostenuto importanti investimenti per adeguare le stalle, i nostri animali ed il nostro latte vengono costantemente controllati.
"La domanda che ci poniamo – riprende Bozzatto, direttore di Coldiretti Gorizia – è se ciò è altrettanto vero per le produzioni provenienti dagli altri Paesi, oppure se il basso prezzo è frutto soltanto, oltre che di speculazioni delle grandi multinazionali, anche di incerta sicurezza alimentare". "Su questo tema – sottolinea Bressan – Coldiretti si sta spendendo tantissimo, attraverso il suo progetto di rilancio dell’agricoltura italiana, ma siamo stanchi di subire questa concorrenza sleale che ci sta distruggendo, dovrebbe essere posta la stessa attenzione che si pone nel controllo degli immigrati – conclude Bressan - anche nei riguardi di tutti quei camion che ogni giorno a decine attraverso le frontiere del nostro paese, carichi di prodotti alimentari destinati ad alimentare il falso made in Italy, a danno delle imprese a danno dei consumatori e della loro salute".