18 Settembre 2013
COLDIRETTI GORIZIA A FIANCO DEL CONSORZIO DI BONIFICA

Sosteniamo in pieno le espressioni del presidente del Consorzio di Bonifica  Enzo Lorenzon. Gli agricoltori isontini non ce la fanno più a sostenere una situazione di carenza idrica che non si configura come straordinaria, ma purtroppo è diventata ordinaria”. Così il presidente di Coldiretti Gorizia Antonio Bressan e il direttore Ivo Bozzatto intervengono nel dibattito che si è sviluppato sulla stampa in agosto e spiegano che “da anni Coldiretti sollecita la realizzazione di un invaso a monte dell’Isonzo per garantire una disponibilità di acqua non solo per l’irrigazione ma anche per la flora e la fauna del fiume.”
“Agli esponenti politici che sono intervenuti sulla stampa per sostenere  presunti danneggiamenti ambientali o ennesimi studi di valutazione di impatto ambientale – aggiungono direttore e presidente - ricordiamo l’importante ruolo dell’agricoltura nel mantenimento dell’ambiente e nella produzione di ricchezza (e di posti di lavoro)”.
Secondo Coldiretti Gorizia occorre intervenire subito per risolvere i problemi creati dalle ripetute crisi idriche e per farlo sono necessari investimenti. Per questo – aggiunge Coldiretti – in questi anni abbiamo sostenuto il Consorzio nell’importante opera di ristrutturazione della rete irrigua da scorrimento a pressione proprio per ottimizzare l’impiego dell’acqua nella consapevolezza che si tratta di una risorsa preziosa e da salvaguardare. Siamo – dicono ancora Bressan e Bozzatto – contro prese di posizione ideologiche e spesso superficiali che danneggiano un comparto, quello agricolo ed  un ecosistema, quello dell’Isonzo, che risulta fortemente degradato ed inquinato non certamente dall’agricoltura. Ricordiamo ai politici lo stato in cui versano le rive del fiume, un tempo utilizzate dagli agricoltori, ma anche dai cittadini che frequentavano il fiume proprio nei periodi caldi per bagni ristoratori.  Oggi  invece, i cittadini si spingono “tranquillamente” sul letto del fiume a prendere la tintarella segno evidente quest’ultimo di un assoluta scarsità d’acqua”.
Il presidente Lorenzon sottolinea che  gli amici sloveni fanno giustamente i loro interessi mentre i politici locali e regionali sono chiamati a difendere i nostri interessi ed i bisogni dei nostri territori. Lorenzo nel contempo respinge la proposta di costituire l’ennesima commissione di studio, perché  le considerazioni tecniche e le valutazioni ambientali ci sono già, vanno semplicemente fatte scelte ed alle scelte devono seguire fatti. Come Coldiretti rimaniamo disponibili ad un confronto sul tema, ma non dimentichiamoci - concludono Bressan e Bozzatto - di chi nei giorni di caldo torrido, è stato impegnato a cercare di salvare i propri raccolti, a salvaguardare il proprio territorio e a compiere azioni di protezione civile che ogni giorno gli agricoltori ed enti come il Consorzio di Bonifica sviluppano a tutela ed interesse di tutti e senza essere remunerati per questo.