Continuano con successo gli abbattimenti dei cinghiali sul territorio provinciale grazie alla speciale deroga ottenuta dalla Provincia da Ispra. Abbattimenti richiesti da Coldiretti a seguito dei consistenti danni provocati dalla popolazione di cinghiali già nella passata annata agraria a numerosissime aziende agricole dell’isontino.
Nel contempo è montata la protesta di numerose associazioni ambientaliste che contestano questo prelievo in deroga. L’assessore provinciale competente per materia, Mara Cernic, ha sottolineato che tale attività non porterà né alla destrutturazione della popolazione e nemmeno alla sparizione dei cinghiali dal nostro territorio e che è svolta con il controllo degli organi preposti con competenza e professionalità nel massimo rispetto dell’animale.
“Non stiamo facendo – ha spiegatol’assessore Mara Cernic - nessuna violenza, i prelievi vengono eseguiti in maniera controllata secondo le modalità previste dall’Ispra, l’Istituto nazionale per la protezione e la ricerca sugli animali”. Su questa linea anche il presidente di Coldiretti Gorizia Antonio Bressan e il direttore Ivo Bozzatto: “La gestione della fauna selvatica – hanno spiegato - è un’attività molto complessa, perché è alla continua ricerca di un equilibrio tra le attività umane e il mondo naturale ed ambientale che ci circonda. È necessario gestire la questione della massiccia e insostenibile presenza dei cinghiali su un territorio molto piccolo visto che sono stati alterati gli equilibri naturali essendo spariti i nemici naturali del cinghiale e anche le attuali condizioni climatiche stimolano la loro proliferazione”.
La provincia di Gorizia si colloca ai margini di aree particolarmente ricche di questa specie e il suo territorio rappresenta il passaggio attraverso la zona collinare del Collio verso la pianura friulana. In entrambe le aree l’agricoltura è un elemento molto importante della nostra economia. Coldiretti ha sempre sottolineato l’importanza di garantire gli equilibri naturali, ma nel contempo ha sempre evidenziato come sia necessaria garantire la redditività delle aziende che oltre a svolgere un attività produttiva garantiscono una corretta gestione del territorio.
Inoltre la crescita della popolazione dei cinghiali provoca rischi anche alla popolazione: gli “incontri ravvicinati” con cinghiali negli ultimi mesi sono stati numerosi non solo nell’area urbana di Gorizia ma anche nel resto dell’Isontina.
“Modalità di contenimento – conclude Bozzatto – come quelle proposte dagli ambientalisti, quali ad esempio le sterilizzazioni, non sono proponibili ne tantomeno realizzabili”. Coldiretti avvisa le imprese associate di, in caso di danni, segnalare gli stessi agli uffici di Impresa Verde.
21 Maggio 2013
CINGHIALI, PROSEGUONO GLI ABBATTIMENTI COLDIRETTI REPLICA AGLI AMBIENTALISTI